Questo che vediamo nella foto non è un semplice equipaggio, in realtà
è l’unione di ben due equipaggi, questo perchè l’astronave,
che dispersa nel lontano quadrante delta funge da casa per tutti, è abitata
sia dall’equipaggio che si era imbarcato sulla Voyager per la missione di
recupero dell’astronave maquis dispersa nella Badlands, sia dall’equipaggio
che componeva quella stessa nave maquis dispersa.
I due equipaggi che si ritrovano, per cause esterne, a dover convivere sulla Voyager
hanno caratteristiche diametralmente opposte; mentre i federali hanno scelto una vita
regolata dal rigore e dalle ferree regole militari, i maquis hanno rifiutato, per
svariati motivi, tali regole, scegliendosene altre più confacenti alle loro
ideologie.
Vediamo di seguito i personaggi principali di entrambi gli equipaggi, sottolineando
i rapporti di ciascuno con l’altro gruppo:
FEDERALI
Capitano Kathryn Jeneway
Kathryn inizia la sua carriera nella Flotta Stellare come ufficiale scientifico
(entrambi i suoi genitori erano scienziati), sotto il comando del capitano Paris, il
padre di Tom Paris. Il suo primo comando è proprio la Voyager.
Il suo carattere è deciso, razionale (i suoi genitori le hanno insegnato a credere
fermamente nella scienza, “Sacred Ground”), riflessivo e mai precipitoso
(ha l’abitudine di non affrettare decisioni importanti, soprattutto quando si tratta
di provvedimenti disciplinari “Maneuvers”).
Kathryn lascia sulla Terra il marito ed il loro labrador; lei ne sente molto la mancanza,
ma nonostante tutto, proprio per quel carattere così deciso e così ligio al
dovere, appare risentirne in modo marginale, dando la sensazione di una persona equilibrata
e serena, sicura di trovare il modo di far ritorno a casa (prima o poi).
Sicuramente per il suo carattere e per il ruolo che ricopre sulla Voyager, dispersa in un
quadrante così distante da casa, lei, Kathryn Jeneway, rappresenta la Federazione,
anche nel contrasto con chi aveva liberamente scelto un’alternativa.
Tenente Comandante Tuvok:
Tuvok è un vulcaniano d.o.c., con una personalità completamente votata alla
logica più rigorosa, fin quasi a sfiorare la noia (Spock era sicuramente molto
più interessante, e divertente).
Nato su Vulcano 150 anni prima dell’avventura narrata, Tuvok ha alle spalle
un’esperienza decennale nella Flotta come insegnante d’Accademia (16 anni), e come
ufficiale capo della sicurezza sulla U.S.S. Excelsior, sotto il comando del capitano Sulu, e
con la stessa qualifica sulla Voyager, sotto il comando del capitano Jeneway.
Nel 2371 Tuvok riesce ad infiltrarsi tra i Maquis, entrando a far parte dell’equipaggio
capitanato proprio da Chakotay, quindi sotto copertura viene catapultato nel quadrante delta
con tutto l’equipaggio, ed il resto è storia.
Nel quandrante alfa, e più precisamente su Vulcano, lascia un moglie, T’Pel, e
quattro figli; nonostante la sua logica e la sua rigida educazione sente molto la loro mancanza.
L’unica caratteristica che contraddistingue Tuvok è il colore della sua pelle.
Già in “Star Trek III - Alla ricerca di Spock” avevamo già
notato l’esistenza di razze diverse per caratteristiche somatiche su Vulcan (abbiamo
visto vulcaniani dalla pelle scura e vulcaniani dal taglio degli occhi affusolato), e con
Tuvok ne abbiamo una conferma.
(Abbiamo la conferma della stessa realtà di razze differenti anche all’interno del
popolo klingon, diverisità caratterizzate dal diverso colore di pelle).
A bordo della Voyager dispersa nel quadrante delta, Tuvok si assume un ulteriore compito,
oltre a quello di ufficiale capo della sicurezza: data la sua decennale esperienza didattica,
il vulcaniano tenta di far apprendere le procedure della Flotta Stellare ai maquis presenti
a bordo. Purtroppo, per la sua natura rigida ed inflessibile, Tuvok trova non pochi problemi a
trasmettere le ferree regole della Flotta ad una classe indisciplinata e poco propensa ad
eseguire ordini federali (“Learning Curve”, sarà poi Neelix a
suggerirgli un approccio meno fiscale adatto a questi particolari cadetti).
Tenente J.G, Harry Kim:
Herry Kim è un giovane graduato, totalmente inesperto in quanto appena uscito
d’Accademia: la Voyager è il suo primo incarico a bordo di un’astronave.
Kim, pur essendo un federale modello, instaura ottimi rapporti con alcuni maquis: si sente
fortemente legato a B’Elanna Torres in seguito alla comune sventura dovuta al custode
(quando il custode porta le navi nel quadrante delta e sottopone gli equipaggi ad esami per
trovare un suo possibile successore, sia Herry che B’Elanna hanno una reazione allergica,
e per ricevere tutte le possibili cure vengono “inviati” presso gli Ocampa),
questo creerà tra loro un reciproco senso di rispetto; Herry trova in Tom Paris un
valido e fidato amico.
MAQUIS
Comandante Chakotay:
È un indiano originario della Terra, appertenente ad una tribù, quella del popolo
del Cauciù (Robber Tree People), che ha lasciato il pianeta natio alla volta di una nuova
patria, dove poter vivere seguendo gli insegnamenti degli antichi e le loro tradizioni.
I nonni dei nonni di Chakotay hanno così trovato la loro nuova casa sul pianeta di Dorvan
V, vicino al confine cardassiano.
Quando Chakotay nasce è in posizione rovesciata, segno questo, almeno ne è
fermamente convinto il padre, che gli spiriti gli conferiranno forza, curiosità ed
ostinazione.
Crescendo così lontano dai luoghi che hanno ospitato per millenni il suo popolo, Chakotay
non comprende la ragione per cui il padre lo porta sulla terra (e precisamente nella
pluviale) a visitare i luoghi sacri dove gli spriti condussero gli antenati del suo popolo.
Durante questo viaggio, lui ed il padre incontreranno i discendenti di quelli che il loro popolo
conosce come gli spiriti del cielo, extraterrestri provenienti dal quadrante delta, ed il
di Chakotay si farà tatuare il simbolo del loro popolo sulla fronte.
In quest’occasione Chakotay annuncerà al padre di voler abbandonare la tribù
per entrare all’accademmia della Flotta Stellare (come lettera di presentazione avrebbe
niente po’ po’ di meno che quella del comandante Sulu, il Sulu ce conosciamo bene).
Quindi in contrasto con la volontà del padre e con le tradizioni del suo popolo, Chakotay
lascia Dorvan V alla volta di San Francisco (Terra), dove frequenta i corsi dell’Accademmia
della Flotta Stellare. Completati gli studi Chakotay inizia una carriera molto promettente che
lo porta a raggiungere il grado di comandante della U.S.S. Marrimac.
Quando, nel 2370, il pianeta Dorvan V passa sotto il dominio del governo cardassiano, in seguito
al trattato di pace tra Federazione e Cardassia (“Journey’s End” [TNG]),
il popolo del Cauciù, che aveva vissuto fino ad allora in pace per generazioni, si trova
a dover decidere se lasciare questa seconda Casa o se rimanere e difenderla.
I sentimenti dei coloni sono negativi sia nei confronti dei cardassiani, che vedono come
invasori, sia nei confronti dei federali, che vedono come traditori (al momento di questa
decisione importante non hanno chiesto il parere dei diretti interessati).
Nonostante tutti gli sforzi della Federazione, nelle vesti del capitano Picard e
dell’equipaggio dell’Enterprise (Wesley Crusher compreso), il popolo del
Cauciù decide di rimanere nella terra che ha già scelto come propria Casa,
pur conoscendo tutti i problemi che da questa decisione potranno derivare. Il periodo iniziale
di convivenza risulta talmente tanto difficile che il popolo del Cauciù è
costretto a lottare contro i cardassiani, e proprio in uno di questi scontri armati il padre
di Chakotay rimane ucciso.
A questo punto Chakotay lascia la Flotta ed abbraccia la causa Maquis, continuando da dove
aveva interrotto il padre. Sempre per onorare il padre, e quindi gli antenati, Chakotay si fa
tatuare la fronte con il simbolo del suo popolo (un evidente segno di riconoscimento).
Le ragioni, quindi, che portano Chakotay ad abbandonare una “tranquilla e sicura”
carriera nella Flotta, carriera per altro già avviata, per diventare un fuorilegge sono
prettamente sentimentali ed ideologiche.
In pieno stile Trekker, viene molto rimarcato il confronto tra questa situazione e le
vicissitudini secolari dei nativi americani.
TenenteTom Paris:
Tom Paris discende da una famiglia (terrestre) molto in vista all’interno della gerarchia
della Flotta Stellare, un suo bisnonno, sua nonna, suo padre ed un suo zio sono ammiragli: vi
potete immaginare che peso debba essere per un giovane esuberante come Tom cercare di non
essere da meno dei suoi parenti predecessori?
Sarebbe già pesante doversi scontrare con un nonno leggenda, oppure con un padre
leggenda, ma sopportare il peso di ben quattro parenti stretti leggende è sicuramente
troppo.
In seguito all’educazione ferrea ed intransigente ricevuta, il carattere esuberante porta
il nostro giovane amico a reagire con l’inclinazione all’insubbordinazione.
Sotto questo peso Tom non riesce ad essere un buon ufficiale, anche se è un ottimo
pilota, e mente ad un’udienza in tribunale, udienza per cui verrà deferito alla
corte marziale, A questo punto decide di lasciare la Flotta e di unirsi ai Maquis, ma questa
decisione sembra dettata più dalla necessità di trasgressione che
dall’affinità di ideologie.
Sfortunatamente, durante la sua prima missione, che è comandata dallo stesso Chakotay,
viene catturato dalle forze federali e viene deportato in una colonia penale in Nuova Zelanda
(Terra), dove rimane fino a quando il capitano Jeneway non lo reputa un possibile aiuto per
ritrovare la nave Maquis capitanata da Chakotay e scomparsa misteriosamente.
La considerazione completamente negativa che l’ammiraglio Paris ha del figlio Tom
perseguiterà quest’ultimo per molto tempo, anche se distantissimo da casa, e
caratterizzerà ancora la sua vita in maniera negativa.
Tenente B’Elanna Torres:
Nata da padre umano e la madre klingon su una colonia klingon ed ivi allevata dalla madre,
B’Elanna presenta un carattere instabilte, con forti sbalzi d’umore, dovuto ai suoi
due lati in contrasto tra loro. Questo conflitto la porta ad avere un carattere molto
irrequieto ed una propensione all’insubbordinazione, che la obbligheranno ad abbandonare
la carriera (come ingegnere) nella Flotta Stallare, pur essendo un elemento validissimo, e ad
“arruolarsi” nei Maquis, dove il suo carattere trova un più libero sfogo.
Il suo comandante nei Maquis è per l’appunto Chakotay. Lui stima molto le sue
capacità, ma, da ufficiale della Flotta che era, la riprende ogni volta che lei agisce
seguendo il proprio istinto invece degli ordini che le sono stati impartiti.
In una missione comune, Chakotay e Torres si trovano a dover difendere una base maquis da una
micidiale arma cardassiana, nota come “dreadnought”, B’Elanna, dando libero
sfogo a tutte le sue capacità ingegneristiche, disattiva la bomba, ma non si limita a
questo: lei rispedisce al mittente il pacco regalo. Quest’azione non autorizzata le procura
una nota da parte di Chakotay, ed a ragione, in quanto la bomba, riarmata, non colpisce il nuovo
bersaglio ma si perde nello spazio, costituendo così un pericolo vagante per chiunque si
trovi sulla sua strada.
Giusto per sottolineare che nulla succede per caso, sarà proprio la Voyager, sperduta nel
quandrante delta, ad incontrare quell’arma, i cui sensori cablati sulle navi del quadrante
alfa la riattivano, costringendo B’Elanna a disattivarla per la seconda volta.
Nota: abbiamo già incontrato una figura femminile mezza klingon e mezza umana:
l’ambasciatrice K’Ehleyr (“L’emissario” e
“Successione” [TNG]), lei ha il padre klingon e la madre umana; mentre dal
primo ha ereditato il coraggio, l’irrascibilità e l’orgoglio, dalla seconda
ha ereditato una predisposizione per l’humor ed un carattere imprevedibile.
Seska:
Questo personaggio sembra inizialmente il più interessato ed affine alle ideologie che
animano i ribelli Maquis, in quanto appare come una bejoriana che ha vissuto personalmente la
prigionia e le torture in un campo cardassiano.
Ma a metà della prima stagione, questo personaggio fornisce un colpo di scena folgorante:
Seska non è una bejoriana ma è una spia cardassiana modificata chirurgicamente ed
infiltrata nelle file nemiche per fornire informazioni al comando centrale.
Quando viene scoperta, Seska si allea con i Kazon Nistrim, nemici giurati della Voyager, e cerca
di dare sfogo al suo carattere vendicativo in ogni modo.
Guardiamarina Lon Suder:
Pur non essendo uno dei presonaggi principali della serie, Lon Suder è un maquis
interessante, egli è un betazoide incline alla violenza (di lui Chakotay dirà
che, come maquis, faceva il suo dovere con eccessivo entusiasmo).
Il betazoide descrive con accurata minuziosità il processo che lo porta a questi scatti
d’ira: lui sente crescere dentro di sè la violenza, senza un preavviso e senza uno
schema preciso, e la risposta allo stato d’animo in cui si trova è il riversare su
chiunque gli si trovi vicino tale violenza.
Dagli esami fatti, risulta che Suder è chimicamente incline alla violenza, a tal
proposito olodoc afferma che tali valori sono presenti in ogni membro maquis, sottolineando
come non tutte le personalità siano attratte dalla vita fuorilegge.
(Nota: cosmica...la spiegazione di olodoc sull’evoluzione di ogni razza da uno stadio
di predatori ad uno più evoluto, in cui ogni singolo individuo riesce a controllare
tali istinti primitivi - lui no ovviamente, lui, e sono le sue parole, è stato
programmato da noi predatori).
Quest’equipaggio fornisce ben tre diverse motivazioni d’adesione alla causa Maquis,
una (quella di Chakotay) dovuta non solo ad affinità ideologiche ma anche a forti
sentimenti familiari, un’altra (quella di Tom Paris) dovuta ad una necessità di
trasgressione, ed una (quella di B’Elanna) dovuta ad una necessità di dare sfogo
all’ irrequietezza del proprio carattere e alla conseguente insubbordinazione innata.
CONVIVENZA
La convivenza tra questi due equipaggi è spesso, soprattutto all’inizio, un po’
tormentata, fatto dovuto anche alla natura ligia alle regole dei primi ed e quella un po’
refrattaria dei secondi.
Ma dopo anni di convivenza non vi è più alcuna distinzione tra i due gruppi: come
aveva sostenuto il tamariano Dathon (“Darmok” [TNG]), le comuni avversità
aiutano il dialogo tra persone in contrasto.
Il primissimo contatto tra i due equipaggi avviene a bordo della struttura di proprietà
del custode, l’entità responsabile della loro sparizione presso le Badlands.
Durante il primo scontro con i Kazon (una nuova razza conosciuta nel quadrante delta), la
navicella Maquis, capitanata da Chakotay, si sacrifica per fornire alla Voyager un diversivo
che possa permetterle una via di scampo. Immediatamente prima dell’autodistruzione, i
membri maquis vengono teletrasportati a bordo della Voyager, dando inizio così
all’avventura e a questa bellissima serie.
A bordo della Voyager, quindi, si ritrovano a convivere, senza aver scelto tale situazione,
persone con differenti ideologie ma con un unico fattore comune: il desiderio di ritornare
a casa.
Sarà solo grazie a questo comune obiettivo che i due equipaggi riusciranno, non a fatica,
a fondersi in un’unica famiglia.
Il capitano Jeneway, una persona intelligente e di carattere, intuisce l’importanza
dell’integrazione tra i due equipaggi, e decide di dare uguali opportunità a
tutti nell’ottenere incarichi importanti: Chakotay diventa il primo ufficiale,
B’Elanna Torres diventa il capo ingegnere (“Parallax”), e Tom Paris
ricopre l’incarico di timoniere.
Gli episodi di aiuti interparti sono molteplici, e vengono da entrambi gli equipaggi, nel
disperato tentativo di crearsi, a bordo della Voyager, un clima familiare e confortevole per
tutti.
Ad esempio Tuvok, grazie alla fusione mentale (a tal proposito olodoc si chiede come sia
possibile che una persona sana di mente possa permettere a qualcun altro di sbirciare dentro
il proprio cervello: cose da pazzi!), aiuta Suder a raggungere una maggiore
serenità nelle tempeste emotive che lo sconvolgono, e poi sarà Suder stesso ad
aiutare l’intero equipaggio della Voyager assalito dai Kason, arrivando a sacrificarsi per
gli altri; Chakotay aiuta il capitano Jeneway a trovare il suo animale guida, fonte di sicurezza
e stabilità; Tom Paris ed Herry Kim si aiutano a vicenda diventado buoni amici.
Ricordiamo dinuovo la puntata “Learnign Curve”, in cui Tuvok diventa
l’istruttore di procedure della Flotta Stellare per quei maquis presenti a bordo che non
hanno mai prestato servizio nella Flotta e che, quindi, non hanno mai “imparato” il
rigore nell’eseguire gli ordini dei superiori in grado.