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La sequenza delle immagini che compongono la sigla di questa serie, innovativa nel suo genere e molto galvanizzante, è un inno alle varie esplorazioni umane, alle navi di nome Enterprise, e a tutti quegli uomini e donne che hanno intrapreso il viaggio dell'umanità verso le stelle.
- Prima immagine è quella della Terra vista dalla Luna
- Segue un'antica mappa che mostra la Terra circondata da una striscia che contiene i dodici segni dello zodiaco, ogni segno corrisponde alla particolare costellazione da cui prende il nome
- Quindi una delle prime mappe del nostro sistema solare, in cui esso viene mostrato come eliocentrico
- A questo punto si vede una zattera di antichi esploratori, i Polinesiani, che furono i primi popoli ad esplorare il mare aperto usando le stelle, i venti e le correnti per la navigazione
- quindi si vede la nave a vela H.M.S. Enterprize (1709-1749)
- è la volta di un pallone-sonda con in sovrimpressione lo schema di una navicella Mercury installata su un missile vettore
- mantenendo la stessa sovrimpressione, si vede lo Spirit of St. Louis, l'aereo con cui Charles Lindbergh compì la prima trasvolata atlantica in solitario il 20 maggio 1927, partendo da New York e arrivando a Parigi 33 ore dopo.
- la successiva immagine è quella del primo space shuttle, di nome Enterprise, utilizzato solamente per l'addestramento dei piloti. Questi era privo di motori e veniva sganciato da un Boeing 747 della NASA per addestrare i futuri piloti alle operazioni di rientro.
- è la volta di Amelia Earhart (la cui storia viene ripresa anche in The 37's), la prima donna che ha volato in solitaria a cavallo dell'Atlantico nel 1932
- seguita da un'immagine del primo volo dei fratelli Wright, eseguito il 17 dicembre 1903 a Kitty Hawk, USA. In sovrimpressione un vettore Redstone
- quindi il volo dell'aereo-razzo sperimentale X-1, mezzo con cui Chuck Yeager il 14 ottobre 1947 superò, per primo nella storia dell'aviazione, la barriera del suono. Sullo sfondo i disegni dello studio sul volo di Leonardo Da Vinci
- segue un mezzo sottomarino monoposto, il Deep Flight I di Graham Hawkes
- dinuovo l'aereo-razzo sperimentale X-1, questa volta in pista con il portello di accesso aperto e l'uomo che si vede è l'asso dell'USAF Chuck Yeager, 1947
- è la volta di stronauti durante l'imbarco in una missione Apollo
- un altro nome importante per la corsa verso le stelle: Alan Shepard, che il 5 maggio del 1961, 23 giorni dopo Gagarin, fu il primo americano lanciato nello spazio con un volo suborbitale di soli 15 minuti. L'immagine esposta nella sigla lo ritrae durante la preparazione per la missione Apollo XIV
- si passa quindi all'accensione dei motori dello shuttle
- dinuovo Leonardo sullo sfondo (i suoi disegni dello studio sul volo) ed in primo piano la partenza di un vettore Saturno
- Parte lo space shuttle!
- e vengono inquadrati astronauti nel ponte intermedio dello shuttle durante il decollo
- è la volta di Robert Goddard, uno dei pionieri della missilistica moderna, con le sue teorie sul moto di razzi a combustibile liquido e sul moto di razzi nel vuoto dello spazio
- segue la separazione dell'anello interstadio situato fra il primo e secondo stadio del vettore Saturno V
- e quindi una bellissima sivione di un'attività extraveicolare durante una missione dello shuttle
- "è un piccolo passo per l'uomo ma un grande passo per l'umanità": l'impronta di piede umano sulla superficie della Luna
- è la volta del modulo lunare (LEM) in fase di allunaggio e ripreso dal modulo di comando. In sovrimpressione uno dei primi studi sulle eclissi di sole e di luna
- quindi il modulo Sojourner della sonda Pathfinder che ha esplorato Marte a partire dal 4 luglio 1997
- un'altra uscita extraveicolare ripresa dallo space shuttle, ma questa volta senza cavo di sicurezza e con un modulo a propulsione indipendente
- e da qui il futuro: la Stazione Spaziale Internazionale
- ecco una possibile evoluzione dello space shuttle, simile al prototipo NASA/Lockheed Martin X-33 con numero di registro OV-165
- ecco la Phoenix durante il primo volo nel momento in cui estende le gondole di navigazione warp
- una nave stellare
- ed in fine l'Enterprise NX-01
Di seguito il testo della sigla di apertura della serie cantata da Russel Watson, che nel CD di Enterprise è intitolata Where My Heart Will Take Me.
It's been a long road getting from there to here.
It's been a long time but my time is finally near.
And I'll see my dream come alive at last.
I'll touch the sky.
And they're not gonna hold me down no more... No,
they're not gonna change my mind.
Cause I got faith of the heart.
I'm going where my heart will take me.
I got faith to believe. I can do anything.
I got straight of the soul.
And no-one's gonna bend or break me.
I can reach any star.
I got faith, I got faith, faith of the heart.
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