Il pianeta natale di Tasha (Turcana 4): un inferno! ha fatto bene Tasha a scegliere la flotta.
Ishara Yar, la sorella più giovane di Tasha, è sicuramente più bella ma molto meno onorevole (e per un klingon questo è un particolare abbastanza importante, abbastanza!).
A mio parere Tasha ha avuto un coraggio da leone a lasciarsi alle spalle tutta la sua vita per “buttarsi” nell’avventura della flotta e cercare di ottenere qualcosa di più (tanto per rimanere in tema poker, visto che pare essere uno dei giochi preferiti dell’equipaggio, lei ha giocato il tutto per tutto, ed ha vinto), altro che vigliaccheria! La vigliaccheria maggiore stia nel fatto di restare a farsi trascinare dagli eventi senza avere il coraggio di battersi per migliorare.
Come può piacermi una persona che cerca di ingannare Data, ferendolo nei sentimenti (anche se un androide) per riuscire nei suoi scopi? è impossibile!
Chissà se per Data “abituarsi” ad una persona equivale ad innamorarsi della stessa? secondo me si. Infatti quando capisce che Ishara lo ha ingannato si comporta proprio come un innamorato deluso e tradito, anche se Data non lo ammetterebbe mai.
Picard capisce che in tutti loro c’era la volontà di vedere in Ishara un’altra Tasha, e questo fatto li ha portati a credere troppo facilmente alle parole di Ishara: una lezione di vita preziosa, ma mai quanto quella di William a Data: in ogni rapporto c’è la possibilità del tradimento, a cui nessuno è mai preparato; e anche se la logica ci suggerirebbe di non fidarsi mai, ci ostiniamo a credere nell’amicizia fidandoci del prossimo (meno male!).
Dissento, però, sulla frase con cui Data risponde a Riker: “Forse sono fortunato a non riportare nessuna conseguenza affettiva”, io sono convinta invece del contrario, lui riporta eccome gonseguenze affettive, infatti ha sentito il bisogno di parlare, di comunicare con William, se fosse stata una giornata normale questo non sarebbe successo.