Buona idea una lezione di pittura, con tanto di modella seminuda reale, come svago su una nave stellare immersa nel più profondo spazio, e poi l’”interessante” di Data diffronte al dipinto del capitano è fantastico.
Sembra di vedere un film giallo capace di tenere alta la suspance fino alla fine, quando si scopre, come al solito in questi film, che l’impossibile era la verità e l’ovvio non era poi così tanto ovvio.
Ad ogni modo non crederò mai che William abbia fatto quelle avences a Manua, una donna che non rientra nella “normalità” di Riker.
Le emissioni di radiazioni, dovute alle onde Kriger, che stanno bucherellando l’Enterprise forniscono l’indizio che permette a Geordi, Wesley e Data di arrivare alla soluzione del caso (“ora sappiamo chi ha ucciso il dott. Apgar!”: l'onda riflessa dal raggio del teletrasporto), e così alla fine si scopre che il morto, il dott. Apgar, faceva il doppio gioco.
Non sapremo mai chi dei tre, tra Riker, Manua e Tayna, avesse ragione, ma ad ogni modo mi riesce difficile credere ad alcune cose affermate dalle due donne (tipo Riker che cerca di sedurre Manua così spudoratamente) (oppure Tayna che riferisce che il dott. colpisce con un pugno Riker, non ci credo anche solo per la diversa stazza), quindi io personalmente credo a Riker.
Questo episodio potrebbe benissimo ispirarsi al dramma "Così è se vi pare" scritto da Pirandello, dramma che mostra una claustrofobica relazione marito-moglie-suocera in cui la moglie si adatta a rivestire ruoli diversi per soddisfare ora il marito, ora la madre, e suocera e genero si danno reciprocamente del/la pazzo/a; alla fine non si riesce a scoprire chi dei due abbia ragione.