Addio al celibato/nubilato klingon: il sentiero spirituale della chiarezza che porta l'anima a purificarsi pronta per compiere il rito matrimoniale.
Lo
sposo, accompagnato dai suoi amici maschi più intimi, passa le ultime
4 notti (almeno 4) sostenendo sei prove: la privazione, il sangue, il dolore, il sacrificio, il tormento ed infine la morte (intravista ma non raggiunta).
Ciascun amico del futuro sposo riceve un
Ma'Staka, un bastone con una grossa pietra modellata su un'estremità; con questo attrezzo, al termine della cerimonia del matrimonio, gli amici devono simulare un assalto allo sposo, in memoria dell'attacco subito dalla mitica coppia Kahless e Lukara, che quasi morirono sotto l'assalto delle truppe di Molor il giorno del loro matrimonio. Gli amici devono tenere con sé il proprio Ma'Staka, dalla consegna fino alla cerimonia delle nozze.
La
sposa, invece, trascorre i
4 giorni precedenti la cerimonia con la Signora del casato di cui, col matrimonio, entra a fare parte. Durante questi giorni, la futura sposa viene sottoposta a vari tipi di prove fisiche e di conoscenza storica da parte della futura suocera, atte a determinare se sia adatta ad entrare a far parte del casato. La sposa deve accogliere la futura suocera accendendo delle speciali candele chiamate
var'Hama, che si ottengono impastando a mano il grasso estratto dalle spalle bollite di tre targ catturati nelle montagne Hamar, su Qo'nos, ed uccisi secondo un rito sacrificale. Durante l'incontro non devono essere presenti dei maschi, né tanto meno il futuro sposo.
Infine, la persona che celebra la cerimonia, di solito la Signora del casato a cui appartiene lo sposo, recita ai partecipanti il mito della creazione klingon (vedi
matrimonio klingon).