"Il
duraturo successo di Star Trek è sì dovuto in gran parte a personaggi notevoli, a partire dal dott. McCoy nella serie originale fino ad arrivare a Sette di Nove in Star Trek: Voyager, ma è anche dovuto alla profonda convinzione del creatore, Gene Roddenberry, che scienza e tecnologia presentati in Star Trek dovessero avere solidi principi scientifici.
Anche se la serie TV è una "fiction" di fantascienza, la volontà di Roddenberry è sempre stata quella di proporre una visione realistica del futuro."
Con questa presentazione un qualsiasi trekker si infiammerebbe immediatamente, ed è quello che è successo a me.
Il viaggio a Londra (devo dire "ovviamente") non è stato progettato per poter visitare l'esposizione, ma visto che le due cose hanno coinciso, perché non sfruttare l'occasione?
L'esposizione permanente Star Trek: Federation Science, creata dal Museo della Scienza e dell'Industria dell'Oregon (OMSI) in accordo con la Paramount Pictures, è stata trasportata presso il Museo della Scienza londinese, dove rimarrà fino al 22 Aprile 2001.
Credo che il miglior modo per parlarvi dell'esposizione sia utilizzare le parole degli stessi organizzatori, aggiungendo qua e là le mie impressioni. E allora…
"Benvenuti nel XXIV secolo, preparatevi a salire a bordo della U.S.S. Enterprise!
Bene, momentaneamente non è possibile utilizzare il teletrasporto per imbarcarsi, sapete non è ancora stato inventato…^__^, per ora! Ma molte delle innovative tecnologie immaginate nella popolare serie televisiva Star Trek sono basate su scienza reale, scienza che potete apprendere oggi visitando l'esposizione Star Trek: Federation
Science."
LA
VISIONE DEL DOMANI E' QUI', OGGI!
L'equazione che ha reso affascinante la nostra beneamata serie: "Roddenberry + professori universitari +
ingegneri della NASA = tecnologia presentata in Star Trek", fornisce una visione realistica del futuro, e, a detta degli organizzatori, chiunque visiti questa esposizione può arrivare ad aprire la mente ed a scoprire intriganti aspetti della scienza moderna, ma soprattutto arriverà a scoprire come tale scienza potrà un giorno essere parte integrante della nostra vita, esattamente come oggi succede per i floppy disk dei PC, per i cellulari, per gli iniettori ipodermici ed altro. Scopriremo, così, che "la scienza del futuro non è poi così differente da quella odierna".
Bando alle ciance, quindi,e passiamo a scoprire cosa possiamo aspettarci.
Nel Museo della Scienza londinese sono esibite più di 30 attrattive, per far sì che tutte le persone di ogni età possano sperimentare, tramite gli occhi di un capitano della Flotta Stellare, scienza e tecnologia.
"La fantasia diventa realtà, ovvero come costruire il mondo del XXIV secolo, come disegnare il futuro con la scienza di oggi".
AREE ESPOSITIVE
Il ponte di comando:
Il dinamico set del ponte di comando incoraggia la tua interattività, la tua capacità di prendere decisioni e la tua capacità di rispondere tempestivamente.
Proprio come il capitano Kirk ed il capitano Jean LucPicard, vi puoi sedere ad una delle quattro postazioni interattive per risolvere problemi di varia natura, a partire dalla variazione di un'orbita, per trovarsi, poi, alle prese con l'allarme dovuto all'avvicinamento di un asteroide, dovendo quindi cambiarne traiettoria.
Vi pare poco? Pensate che nelle foto del depliant questa sezione è presentata come "regno" di bambini, e pensare che io sono finita dritta dritta in braccio ad un ammasso di
roccia… sob!
Purtroppo credo di dover aggiungere un commento da non sottovalutare e che non farà piacere a nessuno:
nonostante tutte le mie speranzose aspettative, non ho trovato tutto quanto "OK"; infatti dove l'attrattiva funzionava (nel senso che era
evidentemente collegata ad una presa di corrente) mancavano le istruzioni.
Ma la cosa che più mi ha deluso è stata la completa assenza di partecipazione da parte del personale, anzi, sui
loro volti era stampato un "ghigno" decisamente molto irriverente nei confronti di tutti quelli che mostravano un po' più di interesse dei soliti
curiosi... purtroppo scene come queste mi sono capitate spesso, ma non mi ci sono ancora abituata.
Ma continuiamo nel nostro sogno…
La sezione ingegneristica:
Nulla può essere più importante per la vita ed il lavoro nello spazio, di oggi e di domani, che i principi scientifici dell'ingegneria. Le questioni sulla propulsione, sulla gravità, sul magnetismo e sulle
radiazioni sono solo alcuni degli argomenti trattati in quest'area dedicata alla sezione ingegneristista della U.S.S. Enterprise.
Quali misteri celano l'antimateria, la velocità warp, i raggi cosmici, e tanto altro?
Qui potete capire la differenza tra particelle di materia e di antimateria: comparate la massa, la carica elettrica e lo spin magnetico di modelli di particelle e di antiparticelle e scoprite cosa succede quando materia ed antimateria entrano in contatto. Ma da dove viene l'antimateria? Scoprite qui come viene creata artificialmente accelerando particelle subatomiche per provocare collisioni tra loro a differenti velocità.
Scoprite la quotidiana presenza dei raggi cosmici sul nostro pianeta; il display di un computer vi mostrerà, utilizzando un contatore Geiger, in forma grafica tale presenza.
Alla scoperta della velocità WARP! Scoprite come tale velocità può essere raggiunta realmente da un elettrone all'interno di un tubo di Crookes, appositamente costruito per l'esposizione dalla Tektronix Inc. (Oregon). Sfruttando il principio fisico che i campi magnetici esercitano una forza sulle particelle cariche, potrete intervenire sul flusso di elettroni utilizzando un magnete.
Ricordate la terza legge di Newton sul moto (ovvero il principio di azione/reazione) "Per ogni azione esiste una reazione eguale ed opposta"? Potete provare l'ebbrezza di una forte accelerazione sedendovi su una macchina a basso-attrito e lanciandovi verso un bersaglio, mettendovi, magari, nei panni di
Spock che, indossata la tuta spaziale, aziona i razzi manuali e si avvicina al centro di V'GER
["The Motion Pictures"- Star Trek I]
Sapreste creare un gravità artificiale nello spazio vuoto? Osservando il comportamento dei liquidi centrifugati al variare della velocità di rotazione, potrete comprendere il concetto di come le forze centrifughe possano essere utilizzate per produrre artificialmente una gravità in "assenza di gravità".
Sapete che senza gli stabilizzatori non potrebbe essere compiuto alcun volo spaziale? Abbiamo montato uno stabilizzatore su un piedistallo, ed una serie di istruzioni vi permetteranno di sperimentare l'importanza di questo strumento per i voli spaziali.
Posizionandovi, poi, davanti ad una speciale telecamera potrete osservare il mondo esterno come fa Geordi La Forge con il suo il VISOR, ovvero guardare gli oggetti distinguendone solo le zone aventi una diversa emissione di calore.
Anche qui vale il "purtroppo" sopra scritto….e l'unica cosa che ho potuto sperimentare è stato il monitor luminoso che presenta il mondo visto tramite il VISOR.
Stazioni scientifiche e supporto vitale:
L'equipaggio della U.S.S. Enterprise ha il compito di esplorare nuovi mondi, e per raggiungere tale fine si vede costretto a rimanere nello spazio per periodi molto lunghi. Come mantenere e riciclare, quindi, aria, acqua e cibo in un piccolo "ecosistema" per periodi così lunghi?
La postazione scientifica esplora i sistemi di supporto vitale a lungo-termine. La vita a bordo dell'Enterprise o della Voyager sembra molto semplice ma in realtà la sopravvivenza nello spazio è ben più complicata. Quest'area guarda alla vera vita nello spazio.
A proposito di supporto vitale, forse non tutti sanno che…anche Jules Verne, nel 1865, quando scrisse "Dalla Terra alla Luna", sapeva che gli occupanti della navicella spaziale sarebbero stati privi di peso.
Non essendo riproducibile sulla Terra la condizione di assenza di gravità, si era ipotizzato che il corpo umano avrebbe subito irreparabili danni. Tuttavia sembrava esserci una soluzione: bastava progettare una nave spaziale con un abitacolo cilindrico in costante rotazione, in modo che la forza centrifuga fornisse ai suoi occupanti la sensazione del peso, permettendo loro di camminare su un "pavimento". Anche Stanley Kubrick sfruttò questo concetto, anche se in scala più grandiosa, per l'albergo spaziale Hilton del film "2001: Odissea nello Spazio".
Imparate cos'è un spettro ("striscia di luce variamente
colorata prodotta da un raggio di luce che attraversi un prisma ottico") e come uno spettroscopio viene usato per individuare i componenti chimici delle stelle. Potete creare uno spettro continuo e studiare l'energia elettromagnetica. Tutto questo ci porta sul ponte di comando, da dove, tramite una delle postazioni interattive, possiamo identificare la composizione atmosferica di un ipotetico pianeta analizzandone lo spettro.
Che cosa potrebbe essere paragonato all'esperienza di provare una diversa gravità? Qui voi potrete sedervi su una sedia che, scaricando parzialmente il vostro peso su un asse inclinato, vi darà la sensazione della gravità a cui voi sareste sottoposti se vi trovaste sulla Luna o su ipotetici pianeti con gravità differenti (e tutto grazie alla diversa inclinazione dell'asse). Contemporaneamente a questo, un video, con le immagini di veri astronauti che passeggiano sul suolo lunare, vi trasporterà con la mente ad una vera avventura: walking on the Moon!
Il principio che sta alla base che le radio-comunicazioni accorciano le distanze è dimostrato in un simulatore di
comunicazioni subspaziali. Qui potrete provare gli effetti che la distanza può provocare sulle radio-comunicazioni
Anche questa sezione promette faville. Personalmente ho provato il simulatore di comunicazioni subspaziali, ma l'attrazione più eccitante, la passeggiata lunare, era spenta. Proprio così, molto probabilmente era sufficiente schiacciare
l'interruttore, ma io non l'ho trovato.
I monitor medici:
L' "intruder Alert" controlla il sistema immunitario umano e monitorizza il modo in cui i nostri anticorpi reagiscono a agenti estranei. Utilizzando, invece l'unità "propaq" potrete controllare la vostra salute monitorando le pulsazioni, il battito cardiaco ed il livello di ossigenazione del sangue usando il miglior equivalente di un tricoder di Star Trek.
Questa postazione funzionava benissimo. Abbiamo fatto l'esame entrambi, mio marito ed io, ed è stato gratificante vedere segnati i dati corretti.
La squadra di soccorso:
Molte situazioni, in Star Trek, necessitano di una squadra di "pronto intervento" per abbandonare un pianeta alieno: "Beam me up, Scotty" è una delle frasi più celebri di tutta la saga, assieme alle frasi padidarie del dott. McCoy ("sono un dottore, non …").
La sala del teletrasporto è parte integrante del mondo di Star Trek. Questa esposizione vi permetterà di indulgere in questa fantasia utilizzando la tecnologia della realtà virtuale. Posizionatevi sulla piattaforma del teletrasporto, una riproduzione, vi sarà possibile vedere i vostri corpi scomparire per riapparire poi in un altro luogo, dove potrete interagire con gli oggetti che vedrete sullo schermo. Che la realtà virtuale sia un precursore dell' "holodeck"?
Questo, tra quello che ho potuto provare, è stata la cosa più divertente. Con un po' di concentrazione si riesce a focalizzare solo il grande schermo davanti agli occhi, e quindi a vedere la realtà che ti viene presentata: vedi il tuo corpo scomparire dietro ad unno scintillio di luci, per vederlo poi ricomparire sulla superficie di qualche esotico pianeta.
In una visione del futuro…la scienza di oggi:
Quest'esposizione svela i segreti che sembrano celarsi dietro Star Trek, ed è proprio per la chiarezza della "sua" tecnologia che viene catturata l'immaginazione di tutti. Questa condizione ispira la curiosità, la curiosità incoraggia la sperimentazione, e la sperimentazione è alla base della conoscenza.
Molti sceneggiatori di Star Trek hanno necessitato di conoscenza di processi astronomici, planetari e biomedici.
Tramite la Star Trek: Federation Science potrete assaporare il metodo scientifico: la sperimentazione.
Provate ad immaginare di prendere il volo, come esploratori degli avvicendamenti televisivi sulla nave stellare Enterprise, potrete sentirvi coinvolti in solidi-reali problemi scientifici.
Ricordiamoci che la scienza e la tecnologia che quotidianamente utilizziamo è stata teorizzata solo nell'ultimo secolo, e considerando la rapidità del progresso non sembra più così difficile immaginare motori ad antimateria, replicatori di cibo e viaggi tra le stelle.
Siamo tutti invitati a raggiungere… the final frontier!
"per giungere là dove nessuno era mai giunto prima…" L'avventura inizia qui!
Permettetemi un'ultima considerazione: poiché questo pare essere il tour europeo della Star Trek: Federation Science possiamo solo augurarci che passi anche dall'Italia. Se così sarà e se avrò la possibilità di ritornare a visitarla lo farò, nell'intramontabile speranza che questa volta sia tutto funzionante. Allora, forse, queste poche righe potranno esservi utili per sapere cosa vi aspetta ed apprezzare fino in fondo tutte le attrattive proposte.