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Wellness

Ecco come lo STRESS limita le capacità cognitive!, di Dr. Francesco Di Pierro


  • Lo stress può avere delle influenze negative sulla vostra salute?
  • Lo stress fa bene o fa male?
  • E perchè?
La risposta in realtà non è semplice!
Grazie allo stress provocato dall’improvviso manifestarsi di una situazione pericolosa il nostro organismo libera una serie di sostanze, come l’adrenalina e i glucocorticoidi, che ci permettono l’elaborazione e l’esecuzione immediata di una risposta comportamentale che può salvarci la vita.
Lo stress, da questo punto di vista, è quindi benefico.
È però anche evidente che lunghi periodi di stress provocano la secrezione abnorme delle sopra citate sostanze. Quali siano le conseguenze di questa iper-produzione è proprio quello che si sono domandati alcuni scienziati in questi ultimi anni. Focalizzando la loro attenzione sui glucocorticoidi, tra i quali ricordiamo esserci anche i cortisonici, e utilizzando cavie da laboratorio, gli studiosi hanno messo in evidenza come la presenza di elevati livelli di questa sostanza per lunghi periodi di tempo possano indurre nell’animale la riduzione di una parte del cervello che prende il nome di ippocampo. Tale nucleo cerebrale è deputato a sviluppare i meccanismi di memorizzazione e di apprendimento.
Il passo successivo è stato quello di verificare la situazione nell’uomo. I ricercatori americani hanno allora selezionato tutta una serie di individui che con modalità differenti sono, o sono stati, sottoposti a forti stress per lunghi periodi di tempo o che per cause organiche, come una malattia, producono direttamente elevate quantità di glucocorticoidi: affetti da Sindrome di Cushing, colpiti da depressione, reduci dal Vietnam con disordini post-traumatici da combattimento, adulti che in età infantile sono stati oggetto di abuso sessuale.
Ebbene, grazie ad uno studio che ha impiegato le tecniche più raffinate della risonanza magnetica, è stato possibile dimostrare che questi soggetti presentavano le aree cerebrali dell’ippocampo (quelle deputate ai processi di memorizzazione e di apprendimento) dimensionalmente più ridotte se confrontate con quelle di soggetti sani o che comunque non avevano nel loro passato esperienze come quelle vissute dai bambini trattati con ogni genere di violenze.
Sulla base di queste osservazioni sembrerebbe possibile spiegare con quali modalità l’esposizione prolungata allo stress possa minare la salute del nostro cervello.
Esiste comunque anche la possibilità che una riduzione dell’ippocampo non sia tanto una conseguenza dello stress quanto una causa: secondo alcuni studiosi anche solo modeste difficoltà di apprendimento potrebbero far propendere le scelte di un giovane soldato verso il combattimento sul campo, che lo esporrà in seguito al rischio di turbe post-traumatiche, piuttosto che verso i più sicuri uffici militari; come anche una riduzione congenita dell’ipotalamo potrebbe essere causa o concausa di depressione.
Resta un po’ più difficile da spiegare il caso dei bambini sottoposti ad abuso sessuale per lunghi periodi di tempo:
    è possibile ipotizzare che le dimensioni del nucleo ipotalamico li abbia esposti alle violenze?

Altra considerazione da fare, sulla base di questi dati, è quella relativa all’utilizzo dei glucocorticoidi nella terapia medica: se dovesse essere infatti confermata, anche da altri studiosi, la relazione che lega stress-glucocorticoidi-riduzione dell’ipotalamo-possibilità di deficit dell’apprendimento, saremmo costretti a rivedere l’utilizzo dei cortisonici. Questi vengono impiegati come potenti anti-infiammatori, nelle patologie autoimmuni e nella terapia del rigetto dei trapianti!
Già spesso sotto accusa per tutta una serie di effetti collaterali i cortisonici potrebbero essere allora causa anche di dannosi effetti neurologici.

Ad ogni modo, sulla base di queste recenti ipotesi scientifiche, nasce spontanea una banale quanto appropriata considerazione:
forse sarebbe meglio non trasformare la nostra vita, la nostra attività lavorativa o le nostre relazioni sociali in un qualcosa che, stress considerando, assomiglia molto... ad una campo di battaglia!


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