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Alimentazione

HMB: Un Integratore Sottovalutato, di Bruno Bordoni


Si parla molto di proteine di ultima generazione, di carboidrati a rapido assorbimento, creatina e glutammina per l'aumento dei coefficienti di prestazione, per un recupero funzionale più celere sia in ambito sportivo sia clinico. In effetti la letteratura scientifica ne ha dimostrata la loro totale affidabilità e utilità, senza collateralità negative. Il sottoscritto consiglia unicamente quei supplementi testati dalla ricerca, sia per la piena sicurezza sulla salute e nei risultati, ma anche (e scusate se è poco) per evitare di buttare via soldi inutilmente. Il beta-idrossi-beta-metilbutirrato o HMB fa parte di quegli integratori efficaci e senza danni per l'integrità dell'organismo. Vogliamo che tale scritto sia di facile lettura usando una terminologia digeribile, augurandoci di fare cosa gradita. In Italia questo integratore è però rilasciabile solo dietro ricetta medica, come la carnitina.

LEUCINA E HMB
La leucina è un amminoacido essenziale, ossia non prodotto direttamente dal nostro organismo, ma derivante dalla consueta alimentazione; viene raggruppata nel famigerato trio degli aminoacidi ramificati o BCAA (gli altri due sono isoleucina e valina). La leucina viene convertita in acido alfa-chetoisocaproico o KIK ed in ultima analisi a HMB. Quest'ultima può venire in parte espulsa con le urine, tradotta in colesterolo (ci ritorneremo più vanati) o utilizzata dalla cellule nel loro metabolismo o ancora come componente strutturale, anche se per quest'ultimo risvolto ancora poco si conosce.

EFFETTI SULL'ALLENAMENTO
Come tutti sapete una carta vincente per ottenere dei validi risultati con l'allenamento è cercare di permettere alla muscolatura di recuperare pienamente dalla sessione precedente, e magari in tempi ridotti. Questo recupero è dovuto alla riparazione delle cellule muscolari lacerate durante lavoro, nonché dell'intero organismo provato dalla routine con i pesi. L'HMB è in grado di ridurre la proteolisi muscolare ricollegabile al training, limitando i danni causati dai sovraccarichi, proteggendo le fibre e permettendo loro di recuperare prima. Inoltre aumenta la percentuale di massa magra (ipertrofia) rispetto a soggetti senza integrazione ma unicamente se associato all'allenamento in palestra. La fora muscolare aumenta, probabilmente ricollegabile all'aumento del diametro delle fibre contrattili. Le ragioni di queste proprietà anticataboliche non sono però pienamente capite; nonostante questo sudi provano che non vi sono pericoli di incappare in effetti collaterali indesiderati, come dimostrano campioni di sangue e urine eseguiti su soggetti sottoposti a supplementazione. Tutto ciò indipendentemente dal sesso di appartenenza, dalla razza e/o dall'età. Un altro fatto interessante è la riduzione dell'adipe riscontrata nei soggetti che parteciparono ai molteplici studi; probabilmente con l'aumento di massa magra, aumentando la richiesta di energia e/o aumentando la capacità di usufruirne correttamente, l'HMB aiuta anche a controllare il problema del peso in eccesso.

HMB IN AMBITO CLINICO
Questo metabolita della leucina viene usato come supplemento dietetico per pazienti con stati cachettici (in catabolismo), per cause di patologie degenerative e sistemiche, ove quando in combinazione con esercizio promuove guadagni in forza e peso. L'HMB è un precursore del colesterolo per un corretto funzionamento di membrana e quindi per l'omeostasi (equilibrio) della cellula; quando si è in presenza di strutture non adeguatamente capaci di sintetizzare colesterolo per la loro sopravvivenza, ecco che il nostro integratore può facilitare tale compito contrastando alcuni effetti deleteri della patologia. È in grado inoltre di abbassare valori di colesterolo "cattivo" (LDL), quando però i parametri di quest'ultimo sono già elevati. Può abbassare pare i valori della pressione sanguigna, soprattutto della sistolica o massima; forse per l'interazione con il calcio (ma questa è un'altra storia!). Ne consegue che l'HMB potrebbe avere un riscontro positivo in ambito cardiovascolare, riducendo alcuni fattori di rischio (colesterolo LDL e ipertensione).

QUANTITÀ ADEGUATA
Si concorda che la dose quotidiana da assumere sia di 1,5 - 3g al giorno sia ben tollerata e salutare per l'uomo. Si ha un picco plasmatico tra 60 - 120 minuti dall'assunzione, a seconda della quantità presa e se accompagnata da zuccheri. L'emivita è di circa due ore e mezza. Il 70-85% di HMB è ritenuta dall'organismo per ulteriori metabolismi, il resto è escreto.

CONCLUSIONI
L'HMB si è dimostrata di valido aiuto per l'attività sportiva e l'attività quotidiana se in presenza di disfunzioni sistemiche, come migliorare il quadro catabolico, proteggere l'integrità delle cellule; migliora il profilo di alcuni valori ematici e cardiovascolari, sussiste un aumento della forza e perdita di massa grassa. Tutto ciò senza causare effetti nocivi per la salute e in concomitanza con l'allenamento. Alcuni studi però non hanno trovato un riscontro positivo con la sua integrazione; forse è dipeso dalla tipologia dello studio, la quantità ingerita, i soggetti testati, le variabili prese in considerazione e via discorrendo. Una ricerca molto recente invece su una prestigiosa rivista (Scand J Med Sci Sports, 2003 Aug 13 (4): 272), ritiene invece che l'HMB è una delle poche sostanze veramente efficaci per il guadagno di forma e massa magra.



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