La competizione inglese fu inoltre una delle prime
ad assegnare un voto anche al modo in cui l'atleta presentava il proprio corpo:
anche se non c'era ancora un accompagnamento sonoro, che sarebbe stata
introdotto da Reg Park, i body-builder effettuavano una
routine. La vittoria di Reeves sul grande atleta inglese, Reg Park, rese l'americano, che si era
presentato da solo alla competizione senza l'appoggio di una squadra nazionale,
uno dei body-builder più apprezzati dell'epoca, sebbene decise di ritirarsi
dalle competizioni immediatamente dopo il
Mr. Universe. Reeves è
diventato ancor più famoso per avere interpretato la parte di Ercole in una
serie di film mitologici, girati principalmente a Cinecittà a Roma, che sono
rimasti tra i migliori del genere.
L'anno successivo, fu Reg Park a vincere il
Mr. Universe, in un'edizione nota anche per la
partecipazione di Joe Weider, che si classificò quinto nella classe 1. Park
dominò le competizioni mondiali per più di un ventennio, con tre vittorie al
Mr. Universe (1951, '58 e '65), due secondi posti (1970 e '73) ed un terzo
(1971). A 47 anni d'età, dopo una carriera agonistica durata 27 anni, decise di
ritirarsi dalle competizioni. Con un peso di poco più di 100 chili per 1,88 m
d'altezza, è stato anch'egli un interprete di film mitologici di produzione
italiana e probabilmente uno degli "Ercoli" più massicci che si siano mai visti,
se si eccettuano Arnold Schwarzenegger e Lou Ferrigno, ma i film in cui recitò
furono di qualità inferiore a quelli di Reeves, tanto che egli dichiarò che ne
aveva girati talmente tanti da essersene dimenticato persino i titoli.
Negli Stati Uniti, le due principali federazioni,
AAU ed
IFBB, non stavano certo a guardare. Joe
Weider aveva partecipato al
Mr. Universe non solo come atleta, ma anche
per vedere cosa rendeva le competizioni inglesi così popolari e per portare le
stesse idee in America. Bob Hoffman tentò di organizzare due competizioni
internazionali: il
Mr. World del 1952 ed il
Mr. Universe AAU del
1956. Il primo titolo se lo aggiudicò Jim Park,
Mr. America 1952 e
successivamente
Mr. Universe Pro NABBA nel 1954. Jim divenne un modello
per la sponsorizzazione di uno dei primi integratori di Hoffmann, il
Protamin,
di cui si diceva che prendesse ben 200 compresse al giorno ! Il
Mr. Universe
AAU del 1956, vinto da Steve Klisanin, fu invece un completo fallimento: la
competizione venne diretta in malo modo, il pubblico fu scarso ed Hoffman fu
accusato di aver cambiato i giudici nel bel mezzo della gara e di averli
sostituiti con altri che avrebbero favorito i suoi atleti. Come conseguenza, la
AAU non organizzò più altre competizioni internazionali di body-building per 14
anni.
Il
Mr. Universe NABBA mantenne invece il suo splendore per altri 20 anni, prima di cedere il
passo ad altre competizioni IFBB. Nel
1952 la competizione fu divisa in due
sezioni: una per dilettanti e l'altra per professionisti. Chiunque avesse vinto
un'edizione come dilettante avrebbe potuto prendere parte soltanto al
Mr.
Universe Pro negli anni successivi. Bill Pearl, un indiano d'America nato
nel 1930, con le sue quattro vittorie (nel 1953 come dilettante e nel 1961, '67
e '71 come professionista) ed un'apparizione nel 1956, dove vinse soltanto la
sua categoria, è sicuramente uno dei body-builder più conosciuti di tutta la
storia. Scrisse uno dei manuali di body-building più completo,
The Keys To
The Inner Universe, fu proprietario di una bellissima palestra e fino
all'età di 57 anni si esibì come
guest poser.
Nel
1959, i fratelli Weider decisero di organizzare le loro edizioni del
Mr. Universe e del
Mr. America, suddivise per categorie d'altezza. Il vincitore del primo
Mr. Universe IFBB fu il messicano Eddie Silvestre, quasi uno sconosciuto che
non era mai riuscito a qualificarsi come finalista nelle competizioni AAU. Nel
1963 il giovanissimo Harold Poole, a 20 anni, che aveva tentato invano di
vincere il
Mr. America AAU nel '62 e '63 collezionando due secondi posti,
si aggiudicò il
Mr. Universe IFBB e fu il primo nero ad imporsi nelle
competizioni americane.
George Eifferman (1925 - 2002),
Mr. America 1948, si era ritirato dalle competizioni nel
1950, ma decise di tornare dopo dodici anni d'assenza per aggiudicarsi il
Mr.
Universe IFBB nel
1962. Larry Scott nel 1964, Earl Maynard (1965), Dave
Draper (1966) sono soltanto alcuni dei grandi body-builder che si aggiudicarono
questo prestigioso titolo.
Ma mancava ancora qualcosa: con tutti questi
body-builder che si potevano vantare di essere
Mr. America, Mr. World o
Mr. Universe sarebbe stato interessante creare una competizione fatta
apposta per loro, per decidere chi era il migliore tra tutti. Fu così che,
seduti in un bar mentre bevevano una birra molto particolare dal nome
Olympia,
i fratelli Weider decisero di creare una gara che prendesse lo stesso nome:
il
Mr. Olympia.
La prima edizione si tenne il 18 settembre
1965 a Brooklyn ed al vincitore era riservata una corona
ed un premio di 1'000 dollari. Larry Scott si aggiudicò il primo posto, ed anche
l'anno successivo vinse il titolo, per poi decidere di ritirarsi.
La vere sorprese però dovevano ancora arrivare: un giovane cubano,
Sergio Oliva, si stava aggiudicando
tutti le principali competizioni degli Stati Uniti, sfiorando la vittoria al
Mr. America AAU del 1966. Egli si aggiudicò poi il
Mr. World IFBB del
1966 e nel 1967 il
Mr. Universe IFBB ed il
Mr. Olympia.
In Europa, il diciannovenne austriaco Arnold Schwarzenegger stupiva il pubblico del
Mr.
Universe NABBA 1966 quasi sbucando dal nulla e conquistando un secondo posto
dietro all'americano Chester Yorton. Nei due anni successivi vinceva la stessa
competizione, tanto da decidersi a tentare la sorte in America.
Ma nell'edizione del 1968 del
Mr. Universe IFBB perse contro Frank Zane. Con un peso che superava di poco gli 80 kg ed un'altezza di 1,75 m, Zane era quasi 30 kg più leggero e 10 cm più basso di Schwarzenegger ed il ragazzone austriaco se la
prese piuttosto male, ma capì che per poter sfondare in America occorreva non
solo essere massicci, ma anche dotati di una buona definizione.
Nel
1969, con una doppia vittoria ad entrambe le edizioni del
Mr. Universe, Arnold tentò la
strada del professionismo sfidando al
Mr. Olympia il grande Sergio Oliva,
che ormai era conosciuto semplicemente come "Il Mito". Sergio, che aveva vinto
anche l'edizione del 1968 come unico partecipante, era ormai considerato quasi
imbattibile.
L'anno successivo, il
1970, la AAU decise di ritentare la sorte e di organizzare una competizione
internazionale per professionisti, il
Pro Mr. World, in aperto contrasto
con il
Mr. Olympia. L'idea di lì a poco si sarebbe rivelata un secondo
fallimento: a partire dal 1971, gli atleti professionisti IFBB sarebbero stati
squalificati in caso di partecipazione ad una competizione di un'altra
federazione e quindi tutti decisero di rimanere affiliati alla IFBB. Il
Mr.
World AAU si trasformò così in una gara per dilettanti e già nel 1976 si
tenne l'ultima edizione.
Ciononostante, il
Pro Mr. World AAU del 1970 rappresentò un evento importantissimo: avendo
luogo un mese prima del
Mr. Olympia, Sergio Oliva aveva deciso di
prendervi parte, ma non era al top della sua condizione. Viceversa,
Schwarzenegger era in forma, e si aggiudicò il titolo, mettendo in ombra "Il
Mito" che venne poi sconfitto anche nella gara successiva. Con la vittoria al
Pro Mr. World AAU, al
Mr. Universe NABBA, dove sconfisse il suo idolo
Reg Park, ed al
Mr. Olympia nello stesso anno,
Schwarzenegger dimostrò di
essere il più grande body-builder del suo tempo. Ormai atleta di esclusivo della IFBB, modello per innumerevoli prodotti della Weider, uomo di copertina della
rivista
Muscle Builder (antesignana di
Muscle & Fitness) e
aspirante attore, Schwarzenegger si dedicò soltanto al
Mr. Olympia,
aggiudicandosi tutte le edizioni dal 1970 al 1975.
Le competizioni della IFBB acquistarono ancora maggior pregio quando, all'inizio degli anni '70, si
tennero in locazioni diverse da quelle americane. Il
Mr. Universe IFBB
del
1970 a Belgrado (Yugoslavia), rappresentò
un trionfo della squadra italiana,
con Franco Columbu vincitore del titolo assoluto e Giuseppe Deiana al secondo
posto nella sua categoria. Franco, grande amico di Schwarzenegger, sarebbe stato
uno dei principali avversari dell'austriaco, con ben tre secondi posti
consecutivi nel 1973, '74 e '75. Altri grandi contendenti di questi cinque anni
al
Mr. Olympia furono Serge Nubret e Lou Ferrigno.
Con due vittorie consecutive al
Mr. Universe nel 1973 e '74,
Lou Ferrigno, 1,95 m
d'altezza per 125 kg di peso, era destinato ad essere il successore di Schwarzenegger. Ma venuto a sapere che si stava cercando un attore per
interpretare
L'incredibile Hulk, Lou si presentò al provino e gli venne
affidata immediatamente la parte. Le ore passate tra trucco e riprese
costrinsero Lou a dedicarsi esclusivamente al suo lavoro di attore, impedendogli
di prendere parte alle competizioni. Tuttavia, il suo successo gli permise di
ottenere anche altri ruoli al di fuori del mostro verde del telefilm (che venne
girato tra il 1977 ed il 1982), tra cui alcuni film mitologici su Ercole girati
in Italia e altri ruoli minori in film e telefilm.
Nel
1975, in occasione del
Mr. Universe IFBB e del
Mr. Olympia, che si
disputavano entrambi a Pretoria, in Sudafrica, venne girato il film
Pumping
Iron. Il merito di questo documentario, in cui compaiono tutti i grandi
body-builder del tempo, è stato quello di presentare al grande pubblico il mondo
del body-building, conferendo a questi atleti così massicci un aspetto più
umano.
Pumping Iron è stato premiato come miglior documentario al
Festival di Cannes del 1977 ed è stato anche un trampolino di lancio sia per
Schwarzenegger sia per Ferrigno.
L'edizione del
Mr. Olympia
1976 venne vinta da
Franco Columbu. Con un'altezza di soli 1,65 m,
Franco è stato il più piccolo vincitore del titolo, ma solo nel senso
dell'altezza: era infatti uno dei body-builder più muscolosi degli anni '60 e
'70. Ritiratosi nel '76, Franco decise di tornare all'agonismo nel 1981,
aggiudicandosi ancora una volta il
Mr. Olympia.
Tra il 1977 ed il 1979, Frank Zane si aggiudicò tutte e tre le edizioni del
Mr. Olympia. Se
negli anni passati la competizione era soltanto una passerella per gli atleti di
punta della IFBB, con una media di 3/4 partecipanti nei suoi primi dieci anni,
dalla fine degli anni '70 in poi il
Mr. Olympia raggiunse un livello
elevatissimo con un numero sempre crescente di partecipanti.
Negli stessi anni, il body-building si estese anche al mondo femminile, conquistando un numero sempre
maggiore di appassionate. Nel 1977 e '78, nello stato dell'Ohio venivano
organizzate le prime manifestazioni di body-building femminile come contorno
alle gare maschili. I criteri di giudizio erano ben lontani dall'essere chiari e
le manifestazioni premiavano più la bellezza che la muscolosità delle atlete.
Una simile situazione era davvero sconfortante per coloro che ambivano ad un
criterio di giudizio che fosse molto simile a quello adottato per gli uomini.
Doris Barellaux fondò nel 1978 l'organizzazione
Superior Physique Association
(SPA) col preciso intento di promuovere esclusivamente il body-building
femminile.
La SPA ebbe breve vita, ma bastò a far interessare i fratelli Weider
al mondo femminile, tanto che nel
1979 venne organizzato il primo campionato
mondiale che, nonostante il nome, era soltanto una gara locale. Ad
aggiudicarselo fu Lisa Lyon, che divenne famosa anche per le fotografie scattate
dai grandi Robert Mapplethorpe e Helmut Newton, nonché per alcune che finirono
su un numero di
Playboy dell'ottobre 1980.
Sempre nel
1979, come complemento al
Best In The World, venne istituita anche una competizione
femminile cui presero parte ben 45 contendenti tra cui venne eletta vincitrice
Patsy Chapman. Forzate a portare tacchi a spillo e a non effettuare pose di
body-building, le ragazze si ribellarono: Laura Combes (sesta classificata), la
più muscolosa dell'epoca, si tolse le scarpe e salì sul palco a piedi nudi,
effettuando una posa di doppio bicipite frontale.
Era nato il body-building
femminile.
La successiva introduzione delle categorie femminili nei
Nationals (i campionati
americani) e l'istituzione nel
1980 del
Ms. Olympia, vinta da Rachel
McLish, portarono il body-building femminile agli stessi standard di quello
maschile, copiandone i round, le pose ed i metodi di valutazione. Soltanto nel
1981, Doris Barellaux, allora delegato IFBB, chiese la sospensione delle pose di
apertura dorsale dalle competizioni femminili perché a suo dire, "le donne non
hanno dorsali".
L'edizione di
Mr. Olympia del
1980, con il ritorno di Schwarzenegger alle competizioni e ben 16 contendenti tutti in perfetta forma, è stata una delle più controverse, con polemiche che si sono protratte per anni. L'austriaco, che si aggiudicò questa edizione dopo cinque anni di assenza dalle competizioni, fu accusato di utilizzare la sua notorietà come attore per accattivarsi la giuria e dopo il verdetto, il campione emergente Mike Mentzer, giunto quinto, si ritirò
definitivamente dalle competizioni.
Contrariamente a quanto accadeva negli anni passati, le edizioni del 1982 e '83 del
Mr.
Olympia furono vinte da atleti che non si ripeterono nell'impresa. Nel 1982
Chris Dickerson, all'età di 43 anni, divenne il vincitore più anziano della
competizione, mentre l'anno successivo, il libanese Samir Bannout riuscì ad
avere la meglio sull'egiziano Mohammed Makkawi (secondo) e sul giovanissimo Lee
Haney. Mentre Dickerson si ritirò definitivamente dalle competizioni, Bannout
continuò a dedicarsi all'agonismo con risultati altalenanti.
Anche il
Ms. Olympia riservò delle sorprese: Rachel McLish non riuscì a ripetersi nel
1981, giungendo seconda dietro alla finlandese Kike Elomaa, ma si aggiudicò il
titolo nel '82, per poi giungere nuovamente seconda nel '84. Nel
1983 la
competizione venne vinta da Carla Dunlap-Kaan, una veterana del body-building,
che era giunta quinta al
Best In The World nel 1979.
Chi invece riuscì ad aggiudicarsi un numero incredibile di vittorie al
Mr. Olympia fu Lee
Haney. Dal 1984 al 1991, Haney conquistò ben 8 titoli consecutivi, relegando
avversari del calibro di Mohammed Makkawi (1984), Rich Gaspari (1986, '87 e '88)
e Lee Labrada (1989 e '90) al secondo posto.
Un grande merito va al grande
Albert Beckles che nel 1985 a 55 anni d'età conquistò il secondo posto al Mr.
Olympia. Con una carriera agonistica di 27 anni al vertice dello sport,
Beckles, insieme a Boyer Coe, Robby Robinson e Ed Corney, rappresenta uno degli
esempi di longevità nel mondo del body-building. Nel 1991, Lee Haney fu quasi
sul punto di perdere il
Mr. Olympia contro l'inglese Dorian Yates, che si
confermò vincitore delle sei edizioni successive (1992-'97).
Nello stesso periodo, l'americana Cory Everson si aggiudicava ben sei edizioni consecutive del
Ms.
Olympia (1984 - 1989) per poi cedere il testimone a Lenda Murray, che se ne
aggiudicò altre sei consecutive (1990 - 1995). Il numero sempre calante di
spettatori al
Ms. Olympia,
durante il regno di Lenda Murray e di
Kim Chizevsky (1996 - 1999), convinse i vertici della IFBB ad adottare una
suddivisione delle contendenti in due categorie di peso: una sotto le 135 libbre
ed una sopra le 135 libbre.
Allo stesso tempo, le competizioni di body-building
femminile sono state affiancate da competizioni di fitness.
Con l'abbandono inaspettato, a causa di un infortunio, di Dorian Yates, la lotta per il titolo
di
Mr. Olympia fu più accanita che mai: Flex Wheeler, Kevin Levrone,
Nasser El Sonbaty, Shwan Ray, tutti vice
Mr. Olympia durante il dominio
di Yates, erano accreditati di vittoria. Ma inaspettatamente il titolo andò ad
un texano che l'anno precedente si era classificato soltanto nono, Ronnie
Coleman, e a quanto pare, dopo sette vittorie consecutive (
1998 - 2004) e a quarant'anni d'età non ha ancora perso la voglia di competere.
Nel frattempo, l'edizione del 2000 del
Ms. Olympia è stata l'unica in cui non si è decretata una vincitrice assoluta: Valentina Chepiga ha trionfato nei pesi
massimi, mentre Andrulla Blanchette nei pesi leggeri. Invece le ultime edizioni
sono state piene di colpi di scena, con il ritorno di Juliette Bergmann
(vincitrice nel 2001) e di Lenda Murray (2002 - 2003) che, con 8 vittorie al
Ms. Olympia si conferma come la più grande body-builder di tutti i tempi.
Quest'anno, Lenda si è classificata seconda dietro ad un'incredibile Iris Kyle.
Chissà se vorrà tentarci ancora.