chat   
| Ricerche | Foto | Body Builders | Articoli | News | Link | Annunci | Mappa | Book | chi siamo
Home / Articoli
Generale

Le origini del body-building [2/2], di Lorenzo Castiglioni


Parte Seconda
1950 - 2004


Negli anni '50, la competizione internazionale di maggior importanza era il Mr. Universe NABBA, che si teneva (e si tiene tuttora) ogni anno a Londra. Nel 1950, il vincitore della competizione fu l'americano Steve Reeves (1926 - 2000), già Mr. America nel 1947.
Il Mr. Universe prevedeva quattro categorie d'altezza:
  • la classe 4, per gli atleti con altezza inferiore a 1,676 m;
  • la classe 3 (tra 1,676 m e 1,746 m);
  • la classe 2 (tra 1,746 m e 1,803 m);
  • la classe 1 (più di 1,803 m).
La competizione inglese fu inoltre una delle prime ad assegnare un voto anche al modo in cui l'atleta presentava il proprio corpo: anche se non c'era ancora un accompagnamento sonoro, che sarebbe stata introdotto da Reg Park, i body-builder effettuavano una routine. La vittoria di Reeves sul grande atleta inglese, Reg Park, rese l'americano, che si era presentato da solo alla competizione senza l'appoggio di una squadra nazionale, uno dei body-builder più apprezzati dell'epoca, sebbene decise di ritirarsi dalle competizioni immediatamente dopo il Mr. Universe. Reeves è diventato ancor più famoso per avere interpretato la parte di Ercole in una serie di film mitologici, girati principalmente a Cinecittà a Roma, che sono rimasti tra i migliori del genere.

Reg Park ed un giovane Arnold Schwarzenegger L'anno successivo, fu Reg Park a vincere il Mr. Universe, in un'edizione nota anche per la partecipazione di Joe Weider, che si classificò quinto nella classe 1. Park dominò le competizioni mondiali per più di un ventennio, con tre vittorie al Mr. Universe (1951, '58 e '65), due secondi posti (1970 e '73) ed un terzo (1971). A 47 anni d'età, dopo una carriera agonistica durata 27 anni, decise di ritirarsi dalle competizioni. Con un peso di poco più di 100 chili per 1,88 m d'altezza, è stato anch'egli un interprete di film mitologici di produzione italiana e probabilmente uno degli "Ercoli" più massicci che si siano mai visti, se si eccettuano Arnold Schwarzenegger e Lou Ferrigno, ma i film in cui recitò furono di qualità inferiore a quelli di Reeves, tanto che egli dichiarò che ne aveva girati talmente tanti da essersene dimenticato persino i titoli.

Negli Stati Uniti, le due principali federazioni, AAU ed IFBB, non stavano certo a guardare. Joe Weider aveva partecipato al Mr. Universe non solo come atleta, ma anche per vedere cosa rendeva le competizioni inglesi così popolari e per portare le stesse idee in America. Bob Hoffman tentò di organizzare due competizioni internazionali: il Mr. World del 1952 ed il Mr. Universe AAU del 1956. Il primo titolo se lo aggiudicò Jim Park, Mr. America 1952 e successivamente Mr. Universe Pro NABBA nel 1954. Jim divenne un modello per la sponsorizzazione di uno dei primi integratori di Hoffmann, il Protamin, di cui si diceva che prendesse ben 200 compresse al giorno ! Il Mr. Universe AAU del 1956, vinto da Steve Klisanin, fu invece un completo fallimento: la competizione venne diretta in malo modo, il pubblico fu scarso ed Hoffman fu accusato di aver cambiato i giudici nel bel mezzo della gara e di averli sostituiti con altri che avrebbero favorito i suoi atleti. Come conseguenza, la AAU non organizzò più altre competizioni internazionali di body-building per 14 anni.

Il Mr. Universe NABBA mantenne invece il suo splendore per altri 20 anni, prima di cedere il passo ad altre competizioni IFBB. Nel 1952 la competizione fu divisa in due sezioni: una per dilettanti e l'altra per professionisti. Chiunque avesse vinto un'edizione come dilettante avrebbe potuto prendere parte soltanto al Mr. Universe Pro negli anni successivi. Bill Pearl, un indiano d'America nato nel 1930, con le sue quattro vittorie (nel 1953 come dilettante e nel 1961, '67 e '71 come professionista) ed un'apparizione nel 1956, dove vinse soltanto la sua categoria, è sicuramente uno dei body-builder più conosciuti di tutta la storia. Scrisse uno dei manuali di body-building più completo, The Keys To The Inner Universe, fu proprietario di una bellissima palestra e fino all'età di 57 anni si esibì come guest poser.

Nel 1959, i fratelli Weider decisero di organizzare le loro edizioni del Mr. Universe e del Mr. America, suddivise per categorie d'altezza. Il vincitore del primo Mr. Universe IFBB fu il messicano Eddie Silvestre, quasi uno sconosciuto che non era mai riuscito a qualificarsi come finalista nelle competizioni AAU. Nel 1963 il giovanissimo Harold Poole, a 20 anni, che aveva tentato invano di vincere il Mr. America AAU nel '62 e '63 collezionando due secondi posti, si aggiudicò il Mr. Universe IFBB e fu il primo nero ad imporsi nelle competizioni americane.

George Eifferman (1925 - 2002), Mr. America 1948, si era ritirato dalle competizioni nel 1950, ma decise di tornare dopo dodici anni d'assenza per aggiudicarsi il Mr. Universe IFBB nel 1962. Larry Scott nel 1964, Earl Maynard (1965), Dave Draper (1966) sono soltanto alcuni dei grandi body-builder che si aggiudicarono questo prestigioso titolo.
Ma mancava ancora qualcosa: con tutti questi body-builder che si potevano vantare di essere Mr. America, Mr. World o Mr. Universe sarebbe stato interessante creare una competizione fatta apposta per loro, per decidere chi era il migliore tra tutti. Fu così che, seduti in un bar mentre bevevano una birra molto particolare dal nome Olympia, i fratelli Weider decisero di creare una gara che prendesse lo stesso nome: il Mr. Olympia.
Larry Scott La prima edizione si tenne il 18 settembre 1965 a Brooklyn ed al vincitore era riservata una corona ed un premio di 1'000 dollari. Larry Scott si aggiudicò il primo posto, ed anche l'anno successivo vinse il titolo, per poi decidere di ritirarsi.



Sergio Oliva nella sua classica posa di tricipiti La vere sorprese però dovevano ancora arrivare: un giovane cubano, Sergio Oliva, si stava aggiudicando tutti le principali competizioni degli Stati Uniti, sfiorando la vittoria al Mr. America AAU del 1966. Egli si aggiudicò poi il Mr. World IFBB del 1966 e nel 1967 il Mr. Universe IFBB ed il Mr. Olympia.



In Europa, il diciannovenne austriaco Arnold Schwarzenegger stupiva il pubblico del Mr. Universe NABBA 1966 quasi sbucando dal nulla e conquistando un secondo posto dietro all'americano Chester Yorton. Nei due anni successivi vinceva la stessa competizione, tanto da decidersi a tentare la sorte in America.
Frank Zane e sua moglie Christine Ma nell'edizione del 1968 del Mr. Universe IFBB perse contro Frank Zane. Con un peso che superava di poco gli 80 kg ed un'altezza di 1,75 m, Zane era quasi 30 kg più leggero e 10 cm più basso di Schwarzenegger ed il ragazzone austriaco se la prese piuttosto male, ma capì che per poter sfondare in America occorreva non solo essere massicci, ma anche dotati di una buona definizione.

Nel 1969, con una doppia vittoria ad entrambe le edizioni del Mr. Universe, Arnold tentò la strada del professionismo sfidando al Mr. Olympia il grande Sergio Oliva, che ormai era conosciuto semplicemente come "Il Mito". Sergio, che aveva vinto anche l'edizione del 1968 come unico partecipante, era ormai considerato quasi imbattibile.

Franco Columbu e Chris Dickerson al Mr. Universe NABBA 1970 L'anno successivo, il 1970, la AAU decise di ritentare la sorte e di organizzare una competizione internazionale per professionisti, il Pro Mr. World, in aperto contrasto con il Mr. Olympia. L'idea di lì a poco si sarebbe rivelata un secondo fallimento: a partire dal 1971, gli atleti professionisti IFBB sarebbero stati squalificati in caso di partecipazione ad una competizione di un'altra federazione e quindi tutti decisero di rimanere affiliati alla IFBB. Il Mr. World AAU si trasformò così in una gara per dilettanti e già nel 1976 si tenne l'ultima edizione.


Arnold Schwarzenegger al Mr. Olympia 1975 Ciononostante, il Pro Mr. World AAU del 1970 rappresentò un evento importantissimo: avendo luogo un mese prima del Mr. Olympia, Sergio Oliva aveva deciso di prendervi parte, ma non era al top della sua condizione. Viceversa, Schwarzenegger era in forma, e si aggiudicò il titolo, mettendo in ombra "Il Mito" che venne poi sconfitto anche nella gara successiva. Con la vittoria al Pro Mr. World AAU, al Mr. Universe NABBA, dove sconfisse il suo idolo Reg Park, ed al Mr. Olympia nello stesso anno, Schwarzenegger dimostrò di essere il più grande body-builder del suo tempo. Ormai atleta di esclusivo della IFBB, modello per innumerevoli prodotti della Weider, uomo di copertina della rivista Muscle Builder (antesignana di Muscle & Fitness) e aspirante attore, Schwarzenegger si dedicò soltanto al Mr. Olympia, aggiudicandosi tutte le edizioni dal 1970 al 1975.

Le competizioni della IFBB acquistarono ancora maggior pregio quando, all'inizio degli anni '70, si tennero in locazioni diverse da quelle americane. Il Mr. Universe IFBB del 1970 a Belgrado (Yugoslavia), rappresentò un trionfo della squadra italiana, con Franco Columbu vincitore del titolo assoluto e Giuseppe Deiana al secondo posto nella sua categoria. Franco, grande amico di Schwarzenegger, sarebbe stato uno dei principali avversari dell'austriaco, con ben tre secondi posti consecutivi nel 1973, '74 e '75. Altri grandi contendenti di questi cinque anni al Mr. Olympia furono Serge Nubret e Lou Ferrigno.

Joe Weider tra Lou Ferrigno ed Arnold Schwarzenegger Con due vittorie consecutive al Mr. Universe nel 1973 e '74, Lou Ferrigno, 1,95 m d'altezza per 125 kg di peso, era destinato ad essere il successore di Schwarzenegger. Ma venuto a sapere che si stava cercando un attore per interpretare L'incredibile Hulk, Lou si presentò al provino e gli venne affidata immediatamente la parte. Le ore passate tra trucco e riprese costrinsero Lou a dedicarsi esclusivamente al suo lavoro di attore, impedendogli di prendere parte alle competizioni. Tuttavia, il suo successo gli permise di ottenere anche altri ruoli al di fuori del mostro verde del telefilm (che venne girato tra il 1977 ed il 1982), tra cui alcuni film mitologici su Ercole girati in Italia e altri ruoli minori in film e telefilm.

Nel 1975, in occasione del Mr. Universe IFBB e del Mr. Olympia, che si disputavano entrambi a Pretoria, in Sudafrica, venne girato il film Pumping Iron. Il merito di questo documentario, in cui compaiono tutti i grandi body-builder del tempo, è stato quello di presentare al grande pubblico il mondo del body-building, conferendo a questi atleti così massicci un aspetto più umano. Pumping Iron è stato premiato come miglior documentario al Festival di Cannes del 1977 ed è stato anche un trampolino di lancio sia per Schwarzenegger sia per Ferrigno.

Franco Columbu L'edizione del Mr. Olympia 1976 venne vinta da Franco Columbu. Con un'altezza di soli 1,65 m, Franco è stato il più piccolo vincitore del titolo, ma solo nel senso dell'altezza: era infatti uno dei body-builder più muscolosi degli anni '60 e '70. Ritiratosi nel '76, Franco decise di tornare all'agonismo nel 1981, aggiudicandosi ancora una volta il Mr. Olympia.

Tra il 1977 ed il 1979, Frank Zane si aggiudicò tutte e tre le edizioni del Mr. Olympia. Se negli anni passati la competizione era soltanto una passerella per gli atleti di punta della IFBB, con una media di 3/4 partecipanti nei suoi primi dieci anni, dalla fine degli anni '70 in poi il Mr. Olympia raggiunse un livello elevatissimo con un numero sempre crescente di partecipanti.

Negli stessi anni, il body-building si estese anche al mondo femminile, conquistando un numero sempre maggiore di appassionate. Nel 1977 e '78, nello stato dell'Ohio venivano organizzate le prime manifestazioni di body-building femminile come contorno alle gare maschili. I criteri di giudizio erano ben lontani dall'essere chiari e le manifestazioni premiavano più la bellezza che la muscolosità delle atlete. Una simile situazione era davvero sconfortante per coloro che ambivano ad un criterio di giudizio che fosse molto simile a quello adottato per gli uomini. Doris Barellaux fondò nel 1978 l'organizzazione Superior Physique Association (SPA) col preciso intento di promuovere esclusivamente il body-building femminile.
Lisa Lyon La SPA ebbe breve vita, ma bastò a far interessare i fratelli Weider al mondo femminile, tanto che nel 1979 venne organizzato il primo campionato mondiale che, nonostante il nome, era soltanto una gara locale. Ad aggiudicarselo fu Lisa Lyon, che divenne famosa anche per le fotografie scattate dai grandi Robert Mapplethorpe e Helmut Newton, nonché per alcune che finirono su un numero di Playboy dell'ottobre 1980.

Sempre nel 1979, come complemento al Best In The World, venne istituita anche una competizione femminile cui presero parte ben 45 contendenti tra cui venne eletta vincitrice Patsy Chapman. Forzate a portare tacchi a spillo e a non effettuare pose di body-building, le ragazze si ribellarono: Laura Combes (sesta classificata), la più muscolosa dell'epoca, si tolse le scarpe e salì sul palco a piedi nudi, effettuando una posa di doppio bicipite frontale. Era nato il body-building femminile.

Rachel McLish, Ms. Olympia 1980 e '82 La successiva introduzione delle categorie femminili nei Nationals (i campionati americani) e l'istituzione nel 1980 del Ms. Olympia, vinta da Rachel McLish, portarono il body-building femminile agli stessi standard di quello maschile, copiandone i round, le pose ed i metodi di valutazione. Soltanto nel 1981, Doris Barellaux, allora delegato IFBB, chiese la sospensione delle pose di apertura dorsale dalle competizioni femminili perché a suo dire, "le donne non hanno dorsali".

Mike Mentzer L'edizione di Mr. Olympia del 1980, con il ritorno di Schwarzenegger alle competizioni e ben 16 contendenti tutti in perfetta forma, è stata una delle più controverse, con polemiche che si sono protratte per anni. L'austriaco, che si aggiudicò questa edizione dopo cinque anni di assenza dalle competizioni, fu accusato di utilizzare la sua notorietà come attore per accattivarsi la giuria e dopo il verdetto, il campione emergente Mike Mentzer, giunto quinto, si ritirò definitivamente dalle competizioni.



Samir Bannout al Mr. Olympia 1983 Contrariamente a quanto accadeva negli anni passati, le edizioni del 1982 e '83 del Mr. Olympia furono vinte da atleti che non si ripeterono nell'impresa. Nel 1982 Chris Dickerson, all'età di 43 anni, divenne il vincitore più anziano della competizione, mentre l'anno successivo, il libanese Samir Bannout riuscì ad avere la meglio sull'egiziano Mohammed Makkawi (secondo) e sul giovanissimo Lee Haney. Mentre Dickerson si ritirò definitivamente dalle competizioni, Bannout continuò a dedicarsi all'agonismo con risultati altalenanti.


Carla Dunlap Kaan Anche il Ms. Olympia riservò delle sorprese: Rachel McLish non riuscì a ripetersi nel 1981, giungendo seconda dietro alla finlandese Kike Elomaa, ma si aggiudicò il titolo nel '82, per poi giungere nuovamente seconda nel '84. Nel 1983 la competizione venne vinta da Carla Dunlap-Kaan, una veterana del body-building, che era giunta quinta al Best In The World nel 1979.


Chi invece riuscì ad aggiudicarsi un numero incredibile di vittorie al Mr. Olympia fu Lee Haney. Dal 1984 al 1991, Haney conquistò ben 8 titoli consecutivi, relegando avversari del calibro di Mohammed Makkawi (1984), Rich Gaspari (1986, '87 e '88) e Lee Labrada (1989 e '90) al secondo posto.
Dorian Yates Un grande merito va al grande Albert Beckles che nel 1985 a 55 anni d'età conquistò il secondo posto al Mr. Olympia. Con una carriera agonistica di 27 anni al vertice dello sport, Beckles, insieme a Boyer Coe, Robby Robinson e Ed Corney, rappresenta uno degli esempi di longevità nel mondo del body-building. Nel 1991, Lee Haney fu quasi sul punto di perdere il Mr. Olympia contro l'inglese Dorian Yates, che si confermò vincitore delle sei edizioni successive (1992-'97).




Cory Everson Una giovanissima Lenda Murray all'inizio degli anni '90 Nello stesso periodo, l'americana Cory Everson si aggiudicava ben sei edizioni consecutive del Ms. Olympia (1984 - 1989) per poi cedere il testimone a Lenda Murray, che se ne aggiudicò altre sei consecutive (1990 - 1995). Il numero sempre calante di spettatori al Ms. Olympia, durante il regno di Lenda Murray e di Kim Chizevsky (1996 - 1999), convinse i vertici della IFBB ad adottare una suddivisione delle contendenti in due categorie di peso: una sotto le 135 libbre ed una sopra le 135 libbre. Allo stesso tempo, le competizioni di body-building femminile sono state affiancate da competizioni di fitness.



Ronnie Coleman
Con l'abbandono inaspettato, a causa di un infortunio, di Dorian Yates, la lotta per il titolo di Mr. Olympia fu più accanita che mai: Flex Wheeler, Kevin Levrone, Nasser El Sonbaty, Shwan Ray, tutti vice Mr. Olympia durante il dominio di Yates, erano accreditati di vittoria. Ma inaspettatamente il titolo andò ad un texano che l'anno precedente si era classificato soltanto nono, Ronnie Coleman, e a quanto pare, dopo sette vittorie consecutive (1998 - 2004) e a quarant'anni d'età non ha ancora perso la voglia di competere.




Juliette Bergmann al Ms. Olympia 2001 a 43 anni Valentina Chepiga, Ms. Olympia 2000 Nel frattempo, l'edizione del 2000 del Ms. Olympia è stata l'unica in cui non si è decretata una vincitrice assoluta: Valentina Chepiga ha trionfato nei pesi massimi, mentre Andrulla Blanchette nei pesi leggeri. Invece le ultime edizioni sono state piene di colpi di scena, con il ritorno di Juliette Bergmann (vincitrice nel 2001) e di Lenda Murray (2002 - 2003) che, con 8 vittorie al Ms. Olympia si conferma come la più grande body-builder di tutti i tempi. Quest'anno, Lenda si è classificata seconda dietro ad un'incredibile Iris Kyle. Chissà se vorrà tentarci ancora. Juliette Bergmann alla fine degli anni '80





Foto di gruppo alla Gold's Gym di Venice con Tom Platz, Ken Waller, Lisa Lyon, Lou Ferrigno, Mike e Ray Mentzer, Chris Dickerson ed altri campioni.


back