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Generale

Le origini del body-building [1/2], di Lorenzo Castiglioni


Parte Prima
1850 - 1950


Il body-building nacque molto lontano dalle spiagge californiane e ben prima che un ragazzone austriaco dal cognome difficilissimo da pronunciare vi ci mettesse piede. Tutto cominciò nell'Europa dell'Ottocento, dove alcuni forzuti e forzute si esibivano in spettacoli nei circhi. Nel desiderio sempre più pressante di aumentare la propria forza, alcuni tra loro idearono degli attrezzi che poi, con piccole modifiche, utilizziamo ancora oggi.
Il francese Antoine Hyppolyte Triat (1813 - 1881), proprietario di una bellissima palestra a Parigi, costruì il primo manubrio a "sfere", del peso di 84 kg. In realtà, esso avrebbe dovuto pesare 90 kg, ma risultò sbilanciato poiché una sfera era più piccola dell'altra. Il problema di questo manubrio, e dei primi bilancieri che vennero realizzati in seguito, era che il peso era fissato.

I tedeschi Louis Durlacher (1844 - 1926) e Karl Abs (1851 - 1895), un lottatore greco-romano soprannominato la Quercia Tedesca, costruirono il primo bilanciere moderno, costituito da un'asta alle cui estremità si poteva, come oggi, caricare un certo numero di piastre.

Furono i pesisti tedeschi a fondare i primi metodi di allenamento razionali.

Durlacher, che operava sotto lo pseudonimo di Professor Attila, si fece conoscere persino dalle corti reali di gran parte dell'Europa, come consigliere di re e regine. Il suo più grande allievo fu però un prussiano di nome Friedrich Wilhelm Müller (1867 - 1925). Nato a Königsberg (oggi Kaliningrad), nell'odierna Russia, Müller da bambino rimase affascinato dalla statua dell'Ercole Farnese, vista durante un viaggio con suo padre in Italia. Deciso ad andarsene di casa al più presto, Friedrich si stabilì a Bruxelles con la scusa di studiare medicina. Qui conobbe il professor Attila ed i suoi metodi di allenamento, ma il suo profitto all'università peggiorò talmente in fretta che la sua famiglia decise di non sovvenzionarlo più. Così, il giovane scoprì che sarebbe stato più divertente guadagnarsi da vivere come modello per gli artisti ed esibendosi in spettacoli di forza. Girò il Belgio, l'Olanda e la Francia, finché, arrivato in Italia, si dedicò alla lotta greco-romana. Il grande lottatore Basilio Bartoletti fu sconfitto in uno spettacolare incontro con Müller e questo fatto diede grande fama al prussiano. Ma la carriera di Friedrich come lottatore terminò ben presto e mentre posava come modello per un quadro di un gladiatore dell'artista Audrey Hunt a Venezia, venne a sapere dallo stesso pittore che un forzuto inglese, che si faceva conoscere sotto lo pseudonimo di Samson, teneva spettacoli di forza nella Royal Albert Hall di Londra, ed aveva istituito un premio di 1'000 sterline per chiunque fosse stato in grado di eguagliare o superare i suoi record.
Il prussiano decise che valeva la pena tentare di sfidare il campione e si recò a Londra, sebbene non conoscesse neanche una parola di inglese. Si fece aiutare dal suo amico, il professor Attila, che a quei tempi viveva proprio nella città. Müller sconfisse Samson con grande facilità, ma non ricevette mai il premio di 1'000 sterline: il forzuto inglese era talmente arrogante che pensava di essere l'uomo più forte del mondo, e che nessuno avrebbe mai potuto batterlo. Dopo molto tempo, Müller, che ormai si era fatto conoscere con lo pseudonimo di Eugen Sandow, ricevette soltanto 350 sterline, ma la sua fama era talmente cresciuta che avrebbe potuto farne tranquillamente a meno. Alla fine dell'Ottocento, infatti, compì un tour in America, dove un grande produttore, Florenz Ziegfield, ne fece l'attrazione principale del suo spettacolo, il Sandow Trocadero Vaudeville. Nel 1893, alla fiera mondiale di Chicago, Sandow compì quella che si può sicuramente chiamare la prima esibizione di body-building, cospargendosi di gesso per assomigliare ad una statua greca. In seguito, le sue esibizioni vennero riprese sulle prime pellicole da Thomas Edison. Era nato il body-building moderno.
Ritornato in Europa, decise di stabilirsi a Londra. Ben presto la sua fama come body-builder superò di gran lunga quella di pesista e nel 1901, consapevole del fatto che il suo sistema d'allenamento aveva guadagnato sempre più popolarità, Sandow decise di istituire una competizione di culturismo su scala nazionale. Predisponendo delle selezioni regionali, invitò tutti i tre finalisti di ogni regione alla Great Physique Competition. Il vincitore, W. L. Murray, ricevette, oltre ad un cospicuo premio di 500 sterline, una statuetta dorata raffigurante il grande Sandow con un bilanciere in mano. Oggi la stessa statuetta viene donata al vincitore del Mr. Olympia.

Sandow morì nel 1925 probabilmente a causa della sifilide, anche se la leggenda vuole che, avendo visto una macchina uscita di strada, si propose di rimetterla in carreggiata spostandola con le proprie mani e, a causa del grande sforzo, morì di emorragia cerebrale. Sua moglie, Blanche Brookes, irritata dai continui tradimenti del marito, si vendicò facendolo seppellire in una tomba senza lapide ed il grande Sandow riposa ancora lì.

In America, alcuni pionieri della cultura fisica avevano cominciato a diffondere uno stile di vita che privilegiava un'alimentazione semplice e su una maggiore attenzione alla salute del proprio corpo. Tra questi, il più noto fu Bernarr McFadden (1868 - 1955). Egli probabilmente non si riconoscerebbe nel body-building moderno, tuttavia fu il primo promotore di una competizione internazionale di body-building nel 1903 al Madison Square Garden di New York. Il premio di 1'000 dollari per il titolo di America's Most Perfectly Developed Man era al tempo una piccola fortuna, e se lo aggiudicò Albert Toof Jenkins (1883 - 1960), noto con lo pseudonimo di Al Treolar. Le competizioni di McFadden erano aperte ad atleti di ogni disciplina e non era ancora evidente una supremazia dei culturisti rispetto ad altri atleti.
Durante gli anni '20, il grande pubblico perse interesse per i corpi sgraziati di molti pesisti. Si andavano sempre più affermando i corpi definiti e armoniosi, come quello di Sigmud Klein (1902 - 1987). Klein, di origini tedesche, si era trasferito con la famiglia negli Stati Uniti quando ancora aveva un anno. All'età di 24 anni, decise di trasferirsi a New York, dove il grande Professor Attila aveva la sua palestra. Giunto nella città, constatò con disappunto che il grande maestro era morto pochi giorni prima del suo arrivo, ma convinse la vedova del professore a dargli in gestione la palestra, che altrimenti sarebbe stata venduta. Lo palestra di Klein divenne una delle più ammirate in tutti gli Stati Uniti, non solo per la sua disponibilità di attrezzature e per i grandi campioni che vi si allenavano, ma anche per il fatto che il proprietario provvedeva da sé a costruirsi nuovi apparati a seconda delle necessità. Un aneddoto racconta come gli americani confusero ben presto le parole "panca di Klein" (Klein's bench) con "panca inclinata" (inclined bench), dimenticandosi così la vera origine della parola. Tra i grandi campioni che misero piede nella palestra di Klein vi furono Clevio Massimo, Adolf Nordquest, Otto Arco ed il grande John Grimek.

Nel 1921, la competizione di McFadden venne vinta da un giovane immigrato italiano, Angelo Siciliano. Attraverso lo pseudonimo di Charles Atlas, il culturista italo americano vendette (e vende tuttora) uno straordinario numero di copie del suo corso per corrispondenza di cultura fisica, noto come Dynamic Tension. Sebbene lo stesso Siciliano utilizzasse i pesi e non la tensione dinamica per sviluppare i suoi muscoli, era ovvio che l'attenzione al body-building era cresciuta enormemente in soli trent'anni.
Tra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30, una federazione che si occupava principalmente di atletica, la American Athletic Union (AAU), cominciò ad interessarsi del sollevamento pesi olimpico. Nel 1933, la AAU aveva riunito praticamente tutti i club minori di pesistica sparsi negli Stati Uniti. A partire dal 1939, come complemento alle competizioni nazionali di sollevamento pesi, la AAU organizzò il Mr. America. Quando nel 1940 e nel '41 il pesista olimpico John Grimek (1910 - 1998) vinse la competizione surclassando tutti gli avversari divenne ovvio che se si voleva essere come Grimek, bisognava almeno allenarsi come faceva lui. I vertici della AAU si convinsero che Grimek avrebbe potuto dominare incontrastato per anni e così decisero di aggiungere nel regolamento del Mr. America una clausola secondo cui chi avesse già vinto un'edizione della competizione non avrebbe più potuto prendervi parte.
Negli anni '30 e '40, la York Barbell Company situata nella città di York, in Pennsylvania, diventò la Mecca dei pesisti degli Stati Uniti, tanto da far ribattezzare la città come Muscletown. Il suo proprietario, Bob Hoffman (1898 - 1985), aveva creato un team, la York Gang, riunendo nella sua città i migliori pesisti olimpici provenienti da ogni parte degli Stati Uniti. Gran parte dei membri della York Gang proveniva da minoranze etniche e da famiglie immigrate dall'Europa, che vedevano nello sport del sollevamento pesi la possibilità di ottenere fama e denaro nonostante una condizione economica inferiore. Hoffman, anche attraverso la pubblicazione Strength & Health, contribuì alla diffusione di alcune idee che fecero del sollevamento pesi uno sport di grande interesse.
Per un ventennio (1940 - 1960) il team USA fu il vincitore di diverse competizioni a livello mondiale e di 13 medaglie d'oro olimpiche, per poi cedere il passo a team sovietici. Durante la seconda guerra mondiale, Hoffman riuscì a vendere le proprie attrezzature al governo degli Stati Uniti, sia per l'esercito, sia per gli ospedali in cui veniva praticata la riabilitazione.
La rivista Strength & Health divenne una tra le preferite dai soldati in guerra, tanto che molti tra loro volevano, una volta tornati a casa, dedicarsi allo sport del ferro. Ma qualcosa cambiò: alla fine degli anni '40, i giovani volevano sì allenarsi coi pesi, ma il loro interesse era rivolto al nuovo mondo del body-building e non al sollevamento pesi.
Inoltre, un abile canadese, Joe Weider, aveva cominciato a pubblicare Your Physique, una rivista molto più accattivante, con fotografie a colori di maggiori dimensioni ed articoli scientifici scritti da dottori e scienziati. Inoltre, Weider aveva una sua linea di attrezzature più economiche e una gamma di panche e macchine che Hoffman non aveva mai considerato degne di attenzione.
Nel desiderio di prevalere nella competizione, Hoffman dapprima cominciò a criticare Weider accusandolo di aver copiato gran parte delle sue idee e dei suoi articoli, mentre da un'altra parte pubblicava sempre più fotografie a colori nella sua rivista, facendo aumentare le dimensioni delle pagine e la quantità di articoli per ogni pubblicazione. Attraverso delle storie a fumetti disegnate da Harry Paschall, il pesista olimpionico veniva rappresentato da un personaggio di nome Bosco, mentre il body-builder da un certo Weedy (un soprannome per Weider), facendo raffigurare il body-builder come un fanatico che si preoccupava soltanto di sviluppare pettorali e dorsali. Ma al tempo stesso, la York Barbell Company cominciò a produrre un set di panche e di lat machine. Alla fine, non si riusciva più a capire "chi copiava chi".
In un tentativo di pacificazione, i fratelli Joe e Ben Weider cercarono nell'ottobre 1946 il supporto della AAU (in cui Hoffman aveva un enorme peso come sponsor del Mr. America) per la prima edizione del Mr. Canada. Il patrocinio venne revocato e la sera stessa della competizione i Weider decisero di fondare un'associazione chiamata International Federation of Body-Builders (IFBB). Nel 1948, il presidente della divisione ollevamento pesi della AAU, Dietrich Wortmann, attraverso una lettera apparsa su Strength & Health condannò come "illegali" le competizioni tenute dalla IFBB e dichiarò che ogni atleta che vi avesse preso parte sarebbe stato squalificato a vita dalla AAU. Nonostante questo, gli atleti aderenti alla IFBB continuavano ad aumentare: i body-builder volevano un'associazione che si occupasse soltanto di loro, invece di una federazione come la AAU che considerava il body-building come uno sport secondario. Inoltre, la costa occidentale degli Stati Uniti era ormai appannaggio dell'industria Weider, e sulle coste californiane il fenomeno di Muscle Beach stava nascendo proprio in quegli anni.
Nel 1947 la AAU ideò la prima competizione internazionale di body-building, il Mr. Universe. A John Grimek venne impedita la partecipazione in quanto era un "professionista" e la competizione era aperta a soli dilettanti e se la aggiudicò Steve Stanko, anch'egli pesista olimpico di York e grande amico di Grimek. L'anno successivo, in concomitanza con le Olimpiadi a Londra, venne tenuta un'altra edizione del Mr. Universe, questa volta patrocinata dalla rivista inglese Health & Strength. In seguito, questa stessa competizione sarebbe stata patrocinata dalla National Association of Body-Building Amateurs (NABBA). A Grimek fu questa volta permesso di partecipare, ma arrivato in una Londra postbellica, il campione americano dovette constatare che era molto difficile potersi nutrire correttamente. Ciononostante, questo fu un punto a suo favore: i giudici inglesi preferivano un corpo più snello e definito, rispetto a quello massiccio dei culturisti americani. Grimek conquistò il primo posto e riuscì anche a sconfiggere uno dei più grandi body-builder americani, Steve Reeves.
Deciso a ritirarsi dalle competizioni, Grimek ci ripensò quando venne stabilito per la competizione di Mr. USA Professional nel 1949 un premio di 1'000 dollari. Ormai in piena lotta tra IFBB e AAU, i body-builder si erano schierati su due fronti. Il Mr. USA Professional del 1949 rappresentò una sorta di sfida tra le due federazioni ed il vincitore fu John Grimek. Relegando Clarence Ross al secondo posto e Steve Reeves al terzo, Grimek si consacrò come il più grande body-builder del suo tempo (e secondo alcuni, di sempre), ma nonostante questo, Muscletown era in declino.

[to be continued...]


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